Vetro. Vetro
come fragilita’. Vetro come trasparenza. E vetro tagliente, scheggia che
ferisce, dal graffio allo squarcio. Questo e’ il vetro del titolo della bella raccolta di poesie’’Percorsi di
vetro’’ (deComporre Ed. - 2012) di Stefania Di Lino. E’ il vetro di cui e’
fatto il mondo fuori e dentro di noi e che richiede cautela, attenzione per
essere superato senza ferirsi troppo, con lo slancio di passi coraggiosi. E’ il vetro sul quale la Di Lino cammina. ‘’Percorsi
di vetro’’e’ una raccolta che, come ci suggerisce il titolo, coglie il ‘’movimento’’ immanente,
il cammino, la dinamicita’ intrinseca nei sentimenti e nel quotidiano. Dice la
Di Lino: ‘’oh! me! / Guardiana delle andate. / guardiana dei ritorni. /
oh! me guardiana del divenire.’’ E
ancora: ‘’partire mi e’ scomodo, si / ma anche il restare’’. Partenze, ritorni
e in mezzo lo zigzag della vita, in solitudine, senza mai scegliere il percorso meno accidentato. Scrive
la nostra Autrice: ‘’…percorsi contorti /…verso indirizzi sconosciuti. /
Appunti di Arte, Poesia, Letteratura e Viaggi. Tutti i testi sono protetti dal diritto d'autore - Copyright 2024 © Tiziana Marini
sabato 21 gennaio 2017
mercoledì 11 gennaio 2017
Mare nero
Una notte chiara, mentre gli altri dormivano, ho salito
le scale fino al tetto della casa e sotto un cielo
fitto di stelle ho scrutato il mare, la sua distesa,
il moto delle sue creste spazzate dal vento, divenire
come pezzi di trina gettati in aria. Sono rimasto nella lunga
notte piena di sussurri, aspettando qualcosa, un segno, l’avvicinarsi
di una luce lontana, e ho immaginato che tu venivi vicino,
le onde scure dei tuoi capelli mescolarsi col mare,
e l’oscurità è divenuta desiderio, e desiderio la luce che approssimava.
La vicinanza, il calore momentaneo di te mentre rimanevo
su quell’altezza solitaria guardando il lento gonfiarsi del mare
rompersi sulla riva e in breve mutare in vetro e scomparire…
Perché ho creduto che saresti venuta uscita dal nulla? Perché con tutto
quello che il mondo offre saresti venuta solo perché io ero qui?
Mark Strand (da ''Uomo e cammello'' - Mondadori Trad. D. Abeni)
domenica 8 gennaio 2017
Nel silenzio invernale
E' caduta la neve nella mano,
un fiocco tra tanti
uno stupore
un piccolo gelo
che il mio calore ha ucciso.
Non e' cosi' bianco da solo
né cosi' freddo
il solista acrobatico
sbucato da una piega bruna
del cielo.
Allora nel silenzio invernale
che il passo spezza
ne sopporto il peso, paziente
e trovo la ragione di un enigma.
La casuale traiettoria
degli incontri.
Tiziana Marini (da ''Passa il cuore sulla terra'' - ed.Tracce 2014)
Iscriviti a:
Post (Atom)