giovedì 23 aprile 2020


LA FARFALLA DI REMBRANDT di Tiziana Marini
(Recensione di Anna Rizzello)
Pittrice, fotografa, poetessa, Tiziana Marini nel suo libro di poesie “La farfalla di Rembrandt” trasmette tutta la sua sensibilità poetica e le sue profonde emozioni con i suoni del suo cuore e della natura che la circonda. Le sue parole compongono versi dai quali riecheggia una solitudine inquieta che stupisce e libera forme pure di espressione. Il libro evidenzia ricordi e affetti con immagini vive molto forti come per esempio “dove sono le labbra che sentivano la fronte che scottava?” oppure “i cucchiaini a giro di valzer che spezzano il silenzio” e “tu spezzavi il filo coi denti e facevi il nodo alla fine di ogni gugliata!” oppure “con gli spigoli di fotografie vecchie nel cuore”.
La farfalla di Rembrandt” è un libro dove luci e ombre si accostano e si distanziano, dove Tiziana Marini si manifesta malinconica, dove le sue delusioni, le sue ansie affiorano e lei perde il confine là dove esplode l’immenso della poesia in tutta la sua misura nel tempo, nello spazio e nel cuore come “i pensieri di gioia sono nei pensieri più neri” oppure “Quanto sole ancora e quanto buio due lacrime smarrite solcheranno?” oppure “Provavo a partorire una stella che sopravvivesse all’alba, a un barlume disciolto nelle cose, nella penombra di chi ho amato…”, “ti rubo l’ombra mi va a pennello come un sogno a peso zero”. E ci sono poesie dove la poetessa è attratta dalla natura “l’arco sottile dell’aurora”, “c’è la brezza che riluce”, “basterebbe il calore di una stella a spiegare come ci si ammala. Come guarire”, “il cielo spacca d’azzurro” e “nulla di solido esiste nei quadrati del cosmo dove le stelle fioriscono”.
Tiziana Marini, ispirata anche da persone care (ormai nel totale riposo) e dal tempo che passa coi segni che lascia sul viso e nel corpo, compone poesie che toccano davvero e lasciano una tristezza infinita caratterizzata da malinconica e umbratile dolcezza.

https://prismanews.wordpress.com/2020/04/18/prisma-anno-xi-numero-363-18-aprile-2020/