venerdì 9 dicembre 2016

Come un segnalibro



Jee Young Lee - The little match girl


La mano sugli occhi
come un segnalibro.
Approfondisco il tuo profilo
emerso dal vuoto, senza paura.
Lo contemplo nel nervo teso
che ieri non c'era
li' proprio sotto il tuo collo.
Cioe'.
Vedo in esso l'invisibile futuro
l'avvicinarsi di un'esclamazione
la nostra solitudine.


Tiziana Marini da ''Lo scatto della lucertola'' (La Vita Felice -  2016)

venerdì 2 dicembre 2016

Lo scatto della lucertola di Tiziana Marini (Ed. La Vita Felice - 2016)


Lo scatto della lucertola 

 prefazione di Sabino Caronia 

            «Due doveri avrebbe ogni verso. Comunicare un fatto preciso e toccarci fisicamente come la vicinanza del mare» scrive Borges nel suo Prologo a  La rosa profonda.

            È così la poesia di Tiziana Marini: concreta, tangibile, senza ricercatezze stilistiche o inutili virtuosismi, «senza rintocchi e drappeggi», come dichiara lei stessa in un componimento di Passa il cuore sulla terra.

            Vita e morte, macrocosmo e microcosmo, natura e interiorità, i palpiti segreti dell'anima distillati in versi di raffinata sensibilità ed estrema semplicità, sono le caratteristiche che erano già di quella precedente raccolta, dalla brava massaia di La casalinga onnipotente («apparecchio l'amore») alla vedova di Cena per due («Apparecchio per due»).

            Un sottile filo rosso collega Passa il cuore sulla terra - da Trasformazione («Così succede al cuore / che contiene tutto») a La casalinga onnipotente - con Lo scatto della lucertola, dove, non a caso, ritorna fin dall'inizio l'aggettivo 'tutto' (Tutto il cielo sotto, Con tutti gli occhi possibili).

            Diceva Jim Morrison in The celebration of the Lizard «Io sono il Re Lucertola e posso fare tutto».

Solo l'anima vede di Tiziana Marini (Ed. Pagine 2011)

Dalla prefazione di Plinio Perilli : ''....la parola si fa ascolto, si fa guida, mappatura di trasparenza, astrolabio e compasso dorato del cuore. (Anche il suo Oriente divaga e fiorisce occidentale - perché il Levante le si fa Ponente, identico e all'unisono)... La parola si fa lucerna, bussola intimissima, atto di fede e preghiera del suo dirsi, nel suo crescere...''

In copertina: ''Il vestito stellato'' di Tiziana Marini

Forma di padre

Un giorno
presi il tuo maglione
e la tua cravatta
li misi sul letto
come se tu li indossassi
sdraiato.
Mi raggomitolai
nella tua forma
e piansi
nell'abbraccio
delle tue maniche
vuote.
Padre aquilone.

La scatola nera di Chiara Mutti (Ed.Fusibilia - 2016)

Nota di lettura di Tiziana Marini 
Ci regala emozioni autentiche l’ultima raccolta poetica di Chiara Mutti ‘’La scatola nera’’ (Fusibilia – 2016) nella quale la memoria individuale e quella collettiva sembrano fondersi  per meglio decodificare il presente, viverlo alla luce del passato, quasi in un percorso terapeutico, aprendo cassetti o ‘’scatole nere’’ piene di ricordi, esperienze, suggestioni che hanno forgiato e temprato la nostra anima e che ci conducono alla pienezza del presente e alla conquista del futuro, aspirazione impossibile senza il  recupero e il superamento del passato. Poesie costruite senza orpelli inutili, vere, ruvide, inquiete, amare, forti di una forza conquistata lentamente e caparbiamente nella quale i pensieri-ricordi, soprattutto quelli legati all’infanzia,  paragonati alla pelle, alle ferite e alle croste nel loro  processo di guarigione, determinano, condizionano e decidono il nostro essere.

giovedì 1 dicembre 2016

Passa il cuore sulla terra di Tiziana Marini (Ed. Tracce - 2014)

Dall'introduzione di Plinio Perilli: Cautamente felice, Tiziana, pittrice “di libertà tracciate”, da sempre incamminatasi “sui misteriosi percorsi del cielo”, non filosofeggia invano, e scomoda le grandi categorie – il vuoto, il pieno – con la lieta diffidenza di una signora giapponese che ad “ikebàna” intrecci fiori, componga ed esponga ogni giorno la sua domestica armonia privilegiando stecco e stecco, colore e colore, munifici sterpi e rami eleganti, fioritura andata, svanita, ma verso un’efflorescenza che ogni momento in luce può rinascerci…
Solfeggi, sfumato, abbandono… ogni parola in lei è pennellata docile e paziente, umile perché regale in profondo, finissima ed elegante come i suoi stessi avverbi, educati al bene: cautamente, equamente… Ma per giungere – evviva! – almeno a un attimo di quiete, a quell’unico sole che forse può additarci, intonare la melodia dell’anima, dissonanze o asprezze incluse, nello spartito e fra le cinque righe della Vita, accordata “in chiave di sol”…
Tiziana Marini riesce davvero a raccontare, a ribaltare perfino la Guerra come una favola – ma questa favola che è nuova parabola, sabbia da rotta clessidra, casa di carta e rosa del deserto, ci ammaestra ardita sull’umana, annichilita disperazione, su troppe speranze defraudate, su un cielo che nemmeno il sacro rito della morte riesce più a benedire d’azzurro, suffragarci in pietà…

L’oscura controdanza (L’Argolibri - 2016) di Cristina Sparagana


Nota di lettura di Tiziana Marini






Un titolo importante e  misterioso che cattura il lettore e’ quello della nuova raccolta poetica di Cristina Sparagana ‘’L’oscura controdanza’’(Edizioni Argolibro -  2016),  di una oscurita’ dalla quale, per un tenue raggio di luce, come nei quadri di Caravaggio, nasce un pulviscolo emotivo iridescente che ci avvolge  e  in cui il mondo dell’Autrice prende forma. Ci troviamo cosi’ in una terra di mezzo compresa tra inferno e paradiso e in questa terra di mezzo, come nell’Ulisse di Joyce, il giorno, nel suo svolgersi, e’ l’unita’ di misura  di un viaggio umano  e di una geografia sentimentale profonda e seducente. Per questo motivo possiamo  definire ‘’L’oscura controdanza’’  un diario in cui il tempo non segue il calendario fatto di giorni, ma un orologio fatto di ore, dall’alba fino a notte piena, come a voler sottolineare che ‘il giorno’’ e’ l’unita’ di misura di tutta la vita nel ripetersi  di una quotidianita’ immutabile ed eccezionale al tempo stesso.