martedì 13 settembre 2022

Una poesia di Antonia Pozzi



Presagio 

(Milano, 15 novembre 1930)

Esita l’ultima luce
fra le dita congiunte dei pioppi,
l’ombra trema di freddo e d’attesa
dietro di noi
e lenta muove intorno le braccia
per farci più soli.

Cade l’ultima luce
sulle chiome dei tigli,
in cielo le dita dei pioppi
s’inanellano di stelle.

Qualcosa dal cielo discende
verso l’ombra che trema,
qualcosa passa
nella tenebra nostra
come un biancore,
forse qualcosa che ancora
non è,
forse qualcuno che sarà
domani,
forse una creatura
del nostro pianto.



lunedì 12 settembre 2022

Autumn atmosphere...



Debito autunnale di Ghiannis Ritsos


La casa profuma già di autunno. E ancora una volta
siamo impreparati,
senza pullover né sciarpe. Nuvole inattese
dal mattino oscurano le colline. Dobbiamo sbrigarci
a fare un po’ di provviste, perché tra poco arrivano
i venti sbraitanti. I vapori della cucina
occupano il primo posto nel silenzio del corridoio.
A uno a uno
chiudono i locali sul mare. Sul molo bagnato
pacchetti di sigarette vuoti, recipienti di plastica,
giornali
e i gatti randagi affamati che guardano
l’orologio della dogana privo di lancette. Domande
dimenticate
cigolano di nuovo come banderuole arrugginite
sui tetti di case abbandonate, i cui proprietari
sono morti di tisi anni fa senza lasciare eredi.
Ma tu, a dispetto della pioggia e dei venti, insisti
sotto la tua lampada, su questa sedia dura,
per lasciare qualcosa a chi verrà dopo – almeno
due versi,
scritti con la mano della pioggia, che indichino
tremanti
sempre, sempre, in direzione del sole.
(trad. Nicola Crocetti)