sabato 6 gennaio 2024

I gigli bianchi, una poesia di Louise Gluck

 




I Gigli bianchi di Louise Gluck


Mentre un uomo e una donna coltivano

un giardino tra loro come

una distesa di stelle, qui

indugiano nella sera d’estate

e la sera volge

al freddo per il loro terrore: tutto potrebbe

finire, andare in rovina.Tutto, tutto

può disperdersi, nell’aria profumata

le esili colonne che salgono invano e, più in là,

un tumultuoso mare di papaveri -


–Taci, mio amato. Non m'importa 

quante estati vivo per tornare:

questa  estate  ci ha dato l’eternità.

Ho sentito le tue mani

seppellirmi per liberare il suo splendore.


da ‘’L’iris selvatico''  trad. Tiziana Marini



The white lilies

by Louise Gluck

As a man and woman make
a garden between them like
a bed of stars, here
they linger in the summer evening
and the evening turns
cold with their terror: it
could all end, it is capable
of devastation. All, all
can be lost, through scented air
the narrow columns
uselessly rising, and beyond,
a churning sea of poppies–

Hush, beloved. It doesn’t matter to me
how many summers I live to return:
this one summer we have entered eternity.
I felt your two hands
bury me to release its splendor






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