Riverberi di sole
sulle grandi terrazze a
mattonelle.
Un triciclo
una sedia
i panni stesi al filo
l’odore del sapone giallo
e i ragni rossi, veloci
sulla pietra dei cornicioni.
Piccio, stringiamo la vita
fra noi
senza fessure
come chi pensa di non essere
morto
per quando non ci sarà, ora
che c’è.
I treni che salvano
sono passati in silenzio
al limite dell’udibile.
Ed è un bene il male
chiamato espiazione.
Fuggire senza rumore ci spetta
con il segno degli occhiali
sul naso
con gli spigoli delle
fotografie
vecchie nel cuore.
Tiziana Marini (da ''La farfalla di Rembrandt'' Ed. Ensemble, 2019)
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