giovedì 10 novembre 2016

Parolino di Raffaele Ciminelli (Ed. Progetto Cultura - 2015)


Nota di lettura di Tiziana Marini




La letteratura per l’infanzia e’ un insieme assai vasto ed eterogeneo di opere e perfino generi letterari, iniziata non si sa bene quando ma sicuramente con le radici piu’ lontane nel racconto orale. Basta pensare alle favole di Esopo,  Fedro e , successivamente,  dei Fratelli Grimm e Andersen, per arrivare a ‘’Il piccolo principe’’,  a ‘’Gian Burrasca’’ e ‘’Pinocchio’’ e,  in tempi piu’ recenti, alle ‘’favole’’ di  Gianni Rodari, solo per citare alcuni esempi.

Il trait d’union che unisce appunto tutti questi libri e’ l’intento  piu’ o meno pedagogico dell’ispirazione e della trama e ‘’Parolino’’ di Raffaele Ciminelli, che bene si inserisce in questo insieme variegato e complesso, non sfugge a questo intento ma lo fa  a suo modo con garbo, soavita’ e grande ironia.

Parolino e’ un bambino normale e reale. Cio’ significa che ogni bambino puo’ identificarsi in lui e questo ha un grande valore ai fini educativi. Quali sono i fini educativi che dovrebbe avere un testo per l’infanzia e cosa vuol dire educare? Vuol dire insegnare il valore delle emozioni anche quelle ‘’scomode’’.Vuol dire insegnare ad esorcizzare, fornendone  gli strumenti,  le piccole grandi paure generate dal vivere la quotidianita’. Vuol dire insegnare al bambino ad affrontare i cambiamenti, la crescita, le delusioni, i grandi perche’ dell’esistenza rendendoglieli accessibili e comprensibili. Vuol dire aiutarlo a migliorare la propria autostima attraverso la condivisione dell’esperienza e il confronto con gli altri, per meglio affrontare, la solitudine e sviluppare un senso etico della vita. Per questi suoi fini  il libro per l’infanzia ha una grande responsabilita’ sociale e psicologica, individuale e collettiva e deve avere delle caratteristiche imprescindibili affinche’ l’identificazione e la comunicazione si realizzino. Deve essere rassicurante, divertente, coinvolgente e far si’ che attraverso il racconto il bambino impari a sua volta a raccontarsi e ad aprirsi al mondo. Solo con tali caratteristiche un libro destinato ai bambini puo’ ritenersi all’altezza del compito e Parolino tali caratteristiche le soddisfa completamente.  Non serve qui citare somiglianze e differenze con i grandi e piccoli classici della letteratura per l’infanzia perche’ Parolino e’ un protagonista sui generis che fa dell’ironia e dello sguardo poetico sulle cose, i suoi punti di forza, rivelandoci in parte l’animo del suo autore poeta di valore e uomo di profonda ironia, attento osservatore del mondo dei bambini.

‘’Parolino’’ di Raffaele Ciminelli  comprende dodici racconti (le illustrazioni sono di Maria Letizia Avato) che hanno per protagonista un bambino di otto anni, pignolo e scrupoloso, sensibile, sincero e molto intelligente. Un piccolo, saggio filosofo ma pur sempre e per fortuna un bambino con tutta la sua ingenuita’.

In realta’ insieme a Parolino, protagonista del libro e’ tutto l’universo infantile  e lui che lo rappresenta,   attraverso le sue esperienze di vita quotidiana, i suoi dubbi e le sue parole, riesce ad unire il mondo dei grandi e quello dei piccoli che sembrano cosi’ felicemente incontrarsi per proseguire insieme nel cammino della vita. Bellissimo il racconto iniziale di presentazione in cui Parolino, il bambino che conosce tutte le parole,  si chiede cosa sia ‘’l’amore’’ concludendo saggiamente che per la parola amore non ce n’e’ nessun’altra che la spieghi. Con la maturita’ e l’innocenza spontanea che gli sono proprie poi il nostro piccolo protagonista riflette sul crescere, sulla felicita’. Impara, studiandosi allo specchio come un novello Narciso,  a volersi bene, ci insegna il rispetto degli animali e che non e’ bello fingere ne’ essere violenti. Ci parla dell’incomprensibilita’, talvolta,  del mondo degli adulti e  ci dice che si impara  anche e soprattutto dai propri errori, affermando poi l’importanza della verita’, della sincerita’, della gentilezza e dell’indulgenza nelle bellissime riflessioni poste alla fine di ogni singola avventura. Insomma gradualmente Parolino apprende i sentimenti, i concetti, i comportamenti. Ci spiega a suo modo, con semplicita’, perfino cos’e’ il coraggio.E noi con lui ce li richiamiamo tutti al cuore e alla mente se mai li avessimo dimenticati.

In un mondo come quello odierno in cui troppo spesso l’universo infantile viene ignorato se non addirittura calpestato, ci sembra un atto importante e necessario scrivere per l’infanzia, riprendere un genere letterario anch’esso molto trascurato ma  che vanta indiscutibili capolavori di indubbi meriti educativi per intere generazioni di bambini e ragazzi quando il libro rappresentava per davvero l’unico strumento per comunicare valori. Ma tutto e’ gia’ racchiuso nel titolo: ‘’Parolino’’ come a sottolineare l’importanza della parola, anche piccola purche’ ci sia perche’ e’ comunicare  la nostra missione su questa terra.

‘’Parolino’’ e’ scritto con uno  stile vivace, leggero ed immediato e per questo ancora piu’ efficace. Un libro completamente riuscito i cui destinatari non sono solo i bambini ma tutti noi adulti spesso un po’ smemorati.

Infatti leggere ‘’Parolino’’ e’ tornare un po’ ad essere bambini, se siamo lettori adulti, oppure ‘’trovare un amico’’ se il lettore e’ proprio un bambino. Questo e’ il piccolo miracolo che accade procedendo pagina dopo pagina nella lettura perche’ in fondo Parolino non ha eta’.

Per questo siamo convinti che questo bel libro abbia gia’ una sua giusta e meritata collocazione nel cuore dei lettori, grandi e piccini e nel panorama della letteratura per l’infanzia.


                                                                               Tiziana Marini

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