Nota
di lettura di Tiziana Marini
La
letteratura per l’infanzia e’ un insieme assai vasto ed eterogeneo di opere e
perfino generi letterari, iniziata non si sa bene quando ma sicuramente con le
radici piu’ lontane nel racconto orale. Basta pensare alle favole di
Esopo, Fedro e , successivamente, dei Fratelli Grimm e Andersen, per arrivare a
‘’Il piccolo principe’’, a ‘’Gian
Burrasca’’ e ‘’Pinocchio’’ e, in tempi
piu’ recenti, alle ‘’favole’’ di Gianni
Rodari, solo per citare alcuni esempi.
Il
trait d’union che unisce appunto tutti questi libri e’ l’intento piu’ o meno pedagogico dell’ispirazione e
della trama e ‘’Parolino’’ di Raffaele Ciminelli, che bene si inserisce in
questo insieme variegato e complesso, non sfugge a questo intento ma lo fa a suo modo con garbo, soavita’ e grande
ironia.
Parolino
e’ un bambino normale e reale. Cio’ significa che ogni bambino puo’
identificarsi in lui e questo ha un grande valore ai fini educativi. Quali sono
i fini educativi che dovrebbe avere un testo per l’infanzia e cosa vuol dire
educare? Vuol dire insegnare il valore delle emozioni anche quelle
‘’scomode’’.Vuol dire insegnare ad esorcizzare, fornendone gli strumenti, le piccole grandi paure generate dal vivere la
quotidianita’. Vuol dire insegnare al bambino ad affrontare i cambiamenti, la
crescita, le delusioni, i grandi perche’ dell’esistenza rendendoglieli
accessibili e comprensibili. Vuol dire aiutarlo a migliorare la propria autostima
attraverso la condivisione dell’esperienza e il confronto con gli altri, per
meglio affrontare, la solitudine e sviluppare un senso etico della vita. Per
questi suoi fini il libro per l’infanzia
ha una grande responsabilita’ sociale e psicologica, individuale e collettiva e
deve avere delle caratteristiche imprescindibili affinche’ l’identificazione e
la comunicazione si realizzino. Deve essere rassicurante, divertente,
coinvolgente e far si’ che attraverso il racconto il bambino impari a sua volta
a raccontarsi e ad aprirsi al mondo. Solo con tali caratteristiche un libro destinato
ai bambini puo’ ritenersi all’altezza del compito e Parolino tali
caratteristiche le soddisfa completamente. Non serve qui citare somiglianze e differenze
con i grandi e piccoli classici della letteratura per l’infanzia perche’
Parolino e’ un protagonista sui generis che fa dell’ironia e dello sguardo
poetico sulle cose, i suoi punti di forza, rivelandoci in parte l’animo del suo
autore poeta di valore e uomo di profonda ironia, attento osservatore del mondo
dei bambini.
‘’Parolino’’
di Raffaele Ciminelli comprende dodici
racconti (le illustrazioni sono di Maria Letizia Avato) che hanno per
protagonista un bambino di otto anni, pignolo e scrupoloso, sensibile, sincero
e molto intelligente. Un piccolo, saggio filosofo ma pur sempre e per fortuna
un bambino con tutta la sua ingenuita’.
In
realta’ insieme a Parolino, protagonista del libro e’ tutto l’universo
infantile e lui che lo rappresenta, attraverso le sue esperienze di vita
quotidiana, i suoi dubbi e le sue parole, riesce ad unire il mondo dei grandi e
quello dei piccoli che sembrano cosi’ felicemente incontrarsi per proseguire
insieme nel cammino della vita. Bellissimo il racconto iniziale di
presentazione in cui Parolino, il bambino che conosce tutte le parole, si chiede cosa sia ‘’l’amore’’ concludendo
saggiamente che per la parola amore non ce n’e’ nessun’altra che la spieghi.
Con la maturita’ e l’innocenza spontanea che gli sono proprie poi il nostro
piccolo protagonista riflette sul crescere, sulla felicita’. Impara,
studiandosi allo specchio come un novello Narciso, a volersi bene, ci insegna il rispetto degli
animali e che non e’ bello fingere ne’ essere violenti. Ci parla dell’incomprensibilita’,
talvolta, del mondo degli adulti e ci dice che si impara anche e soprattutto dai propri errori,
affermando poi l’importanza della verita’, della sincerita’, della gentilezza e
dell’indulgenza nelle bellissime riflessioni poste alla fine di ogni singola
avventura. Insomma gradualmente Parolino apprende i sentimenti, i concetti, i
comportamenti. Ci spiega a suo modo, con semplicita’, perfino cos’e’ il
coraggio.E noi con lui ce li richiamiamo tutti al cuore e alla mente se mai li
avessimo dimenticati.
In
un mondo come quello odierno in cui troppo spesso l’universo infantile viene
ignorato se non addirittura calpestato, ci sembra un atto importante e
necessario scrivere per l’infanzia, riprendere un genere letterario anch’esso
molto trascurato ma che vanta
indiscutibili capolavori di indubbi meriti educativi per intere generazioni di
bambini e ragazzi quando il libro rappresentava per davvero l’unico strumento
per comunicare valori. Ma tutto e’ gia’ racchiuso nel titolo: ‘’Parolino’’ come
a sottolineare l’importanza della parola, anche piccola purche’ ci sia perche’
e’ comunicare la nostra missione su
questa terra.
‘’Parolino’’
e’ scritto con uno stile vivace, leggero
ed immediato e per questo ancora piu’ efficace. Un libro completamente riuscito
i cui destinatari non sono solo i bambini ma tutti noi adulti spesso un po’
smemorati.
Infatti
leggere ‘’Parolino’’ e’ tornare un po’ ad essere bambini, se siamo lettori
adulti, oppure ‘’trovare un amico’’ se il lettore e’ proprio un bambino. Questo
e’ il piccolo miracolo che accade procedendo pagina dopo pagina nella lettura
perche’ in fondo Parolino non ha eta’.
Per
questo siamo convinti che questo bel libro abbia gia’ una sua giusta e meritata
collocazione nel cuore dei lettori, grandi e piccini e nel panorama della
letteratura per l’infanzia.
Tiziana Marini
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